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Segugio Dell'Appennino (Piccolo Lepraiolo Italiano), Standard F.C.I. n° 901

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view post Posted on 20/10/2013, 15:20
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Spinonista e ... Basta

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Segugio Dell'Appennino
Standard F.C.I. n° 901
Segugio%2BDell%2527Appennino



ORIGINE: Italia

UTILIZZO: Segugio specializzato nella caccia alla lepre, viene utilizzato anche per la caccia al cinghiale e ad altri animali da pelo.

CLASSIFICAZIONE FCI:
Gruppo 6 : Cani da seguita di taglia media con prova di lavoro

BREVI CENNI STORICI:
Le origini sono antichissime; descrizioni di questo cane le ritroviamo in molti trattati di caccia, di riviste cinegenetiche e di vita nelle nostre campagne e montagne.
Nel giornale illustrato “La Caccia” del 02/11/1882 lo troviamo descritto fra le razze da seguita
esistenti in Italia. La natura, forse più che un processo selettivo, ha creato un tipo uniforme di questi cani, rustici e resistenti che i nostri montanari ed appassionati della razza, conservano con cura. L’Avv. Filippo Zacchini, allevatore ed utilizzatore di questa razza, nel 1932 così scriveva:
cane di piccola taglia (non supera mai i 50 cm) di eccezionale agilità e vivacità, tutto muscoli e nervi senza alcuna pesantezza, di antica origine e di tipo ben fissato, ha resistito ai più vari incroci;
ed anche soggetti un pò lontani dalla razza, accoppiati con soggetti tipici, riproducono assai bene il
tipo con sorprendente fissità. Caduto da tempo, in gran parte in mano a piccoli proprietari e coloni, ha trovato nella salubrità dell’ambiente, nella rusticità del suo tenore di vita e nel vivo attaccamento al padrone, i necessari elementi di difesa per la sua conservazione, sono soggetti che per il loro genotipo, selezionato in ambiente collinare e montano, includono in loro scioltezza di movimenti e muscolatura ferrea.
Per opera di tanti appassionati utilizzatori di questo Segugio, sparsi per tutta Italia, questa razza fortunatamente è arrivata pressoché integra ai nostri giorni

ASPETTO GENERALE: Razza italiana di grandezza media a pelo forte e raso con qualità ereditate dal lavoro di caccia alla lepre in terreni aspri di collina e montagna. Di natura socievole, molto affezionato al canettiere.
Colpisce la rapidità d’azione la scioltezza dei movimenti, l’aspetto gradevolmente rustico. Tronco
appena nel rettangolo di simmetria perfetta, sorretto da arti asciutti, agili e fini, guarniti da muscoli robusti e salienti. Testa mesocefala, con assi cranio facciali superiori leggermente divergenti.

COMPORTAMENTO, CARATTERE ED USO:
Cane da seguita specializzato per la caccia alla lepre, ma anche per il cinghiale, per il quale è un ottimo e prudente abbaiatore a fermo, e per altri animali da pelo. Vive in simbiosi perfetta con il suo canettiere, pur essendo di forte temperamento e di esagerata passione per la caccia. La sua obbedienza è dote atavica, tanto da renderlo naturalmente collegato al canettiere e coeso con i compagni di caccia. Particolarmente predisposto a rispettare i selvatici che non gli appartengono. Voce con suono acuto e chiaro dalle tonalità piacevoli, ma emessa con un certo nervosismo, sempre diversamente differenziata nelle diverse fasi del suo lavoro in caccia. Sicuro accostatore, ottimo scovatore, grande inseguitore. Si trova particolarmente a suo agio sui terreni di montagna, in quanto pur sempre collegato al canettiere non necessità di essere accompagnato.
Caccia bene sia singolarmente che in coppia, si adatta bene alla muta quando i componenti non sono troppo numerosi.

TESTA:
Mesocefala. La sua lunghezza totale è pari a: 4 ÷ 4,5 / 10 dell’altezza al garrese, mentre la sua larghezza è poco meno o uguale alla metà della sua lunghezza.

Indice cefalico totale - I.C.T. 49; più leggera nelle femmine con linee cranio facciali leggermente divergenti in ambo i sessi. Sempre di buon cesello. Pelle priva di rughe o di parti lasse perfettamente aderente ai tessuti sottostanti.

CRANIO:
Seni frontali appena accennati di forma lievemente convessa. La sua larghezza è di pochissimo inferiore alla sua lunghezza (1 cm.) cresta occipitale sensibile al tatto. La sua proiezione sul piano è di forma ellitica, la sommità è leggermente convessa (mai piatta) la sua larghezza costituisce la metà della lunghezza totale della testa. Il solco frontale è lievemente accennato. Lo stop è sfuggente.

MUSO:
La lunghezza rappresenta il 50% o poco meno della lunghezza totale della testa. La canna nasale è rettilinea, accettabile lievemente montonina, ma non auspicabile. Tartufo nero, accettato il
marrone, di media grandezza, non molto prominente, con narici bene aperte. Le facce laterali del
muso sono fra di loro convergenti, ma senza eccesso, tanto da non formare un tartufo troppo appuntito. Il labbro superiore deve essere sottile che si approssima all’inferiore senza sovrapporsi.

MASCELLE:
Di forma tronco conica e di uguale lunghezza. I denti, con formula dentaria completa sono inseriti perpendicolarmente di completo sviluppo e di colore bianco candido. La chiusura è a forbice, tollerata a tenaglia.

GUANCE:
Asciutte, con assi laterali leggermente convergenti.

OCCHI
In posizione tendente al semilaterale. L’angolo dell’asse delle palpebre con l’asse mediano della testa corrispondente ai 20°. Il loro sviluppo deve essere ampio con palpebre bene aderenti e di forma arrotondata. Il colore deve andare dall’ambra al marrone. La loro espressione dimostra intelligenza, vivacità e dolcezza.

ORECCHIE:
Con attacco ampio ed inserzione a livello della linea degli occhi. Scendono piatti con cartilagine sottile e aderenti alle guance, la cui lunghezza raggiunge la metà della lunghezza del muso. La loro terminazione è ad apice arrotondato.

COLLO:
Di lunghezza media (quanto la testa) con muscolatura di buon sviluppo, ma nello stesso tempo asciutto, inserito non troppo alto sul garrese. Netto il distacco nel punto di inserzione della testa;
assolutamente privo di giogaia.

ARTI ANTERIORI:
Spalla con muscolatura bene sviluppata, la sua inclinazione sull’orizzonte oscilla dai 45 ai 53°. Braccio leggermente più corto dell’avambraccio con angolo scapolo omerale da 105 a 115°. Angolo omero radiale circa 145 ÷ 150° . Gomiti né convergenti né divergenti.
Avambraccio perfettamente perpendicolare al terreno, con regioni carpiana e metacarpiana forti e giustamente flesse (75°). Piede da lepre con dita compatte e articolazioni digitali forti. Suole
coriacee, unghie forti e ricurve.

TRONCO:
Robusto con linea superiore perfettamente parallela al piano orizzontale, la cui lunghezza, misurata dalla punta della spalla alla punta della natica, costituisce una maggiorazione dell’altezza
al garrese che va mediamente dallo 0,5 ÷ 1,3 / 10 dello stesso. L’ideale sarebbe lo 0,7/10. L’indice
corporale medio corrisponde al valore di 89,40 (I.C.), (Dolicomorfo) con dolicomorfismo non accentuato.

GARRESE:
Poco elevato al di sopra della linea dorsale. Punta delle scapole ravvicinate (non devono essere più distanziate della larghezza di un dito) armoniosamente fuso con la muscolatura cervicale.

TORACE:
Ovale di lunghezza proporzionata all’apparenza generale. Lo sterno deve giungere come minimo l’altezza del gomito e quando lo sviluppo in altezza è corretto lo deve oltrepassare di alcuni
centimetri (2÷3). Petto ben sviluppato. Punta dello sterno non molto visibile. Costole di buona
cerchiatura, ma senza esagerazione. L’indice toracico ( I.T.) corrisponde al valore medio di 50,40. L’addome risale moderatamente dalla regione mesogastrica verso quella epigastrica senza essere troppo retratto. Diametro toracico medio di cm. 12,44 (media: maschio – femmina).

REGIONE RENALE:
Robusta, minimamente convessa, molto muscolosa e bene sviluppata in larghezza. Il suo sviluppo longitudinale determina la costruzione rettangolare della razza.

GROPPA:
Lunga non meno di 1/3 dell’altezza al garrese e di larghezza non inferiore alla metà della sua lunghezza, di inclinazione non superiore ai 25° riferiti all’orizzonte.

ARTI POSTERIORI:
Coscia larga con muscolatura bene sviluppata, gamba leggermente inclinata verso il posteriore con un’angolazione corretta. Angolo coxo femorale di 95 ÷ 100°. Articolazione del piede non
troppo alta, secca. Metatarso verticale corto e relativamente forte. Il piede è meno ovale
dell’anteriore. Gli speroni sono tollerati quando presenti.

CODA:
Inserita in modo da formare un prolungamento della linea dorsale. Discretamente pronunciata alla radice. La sua lunghezza raggiunge la punta del garretto; in lavoro è sempre portata orizzontale.
Pur rappresentando una leggera curvatura al suo terzo inferiore non dovrà mai superare il livello
della linea dorsale. La lunghezza della copertura pilifera sarà inferiore a quella del tronco (nel pelo forte) nel pelo raso uniforme al tronco.

MANTELLO:
I colori del pelo ammessi sono:
- il fulvo nelle sue diverse tonalità
- il nero focato
- il grigio lepre
Il bianco in particolare nel fulvo è indice di tipicità se opportunamente distribuito nelle giuste sedi come:
- sui quattro arti
- sui tarsi, metatarsi, carpi e piedi
- sul petto a forma di stella
- sulla fronte a forma di lista
- sulla punta della coda
in rapporto alla tessitura del pelo esistono due varietà: il pelo raso e il pelo forte con le seguenti caratteristiche:
PELO RASO: Tessitura vitrea densa, uniformemente distribuita su tutto il corpo. Qualche pelo ruvido sparso sul tronco, sul muso, sugli arti, non costituisce difetto.
PELO FORTE: in questa varietà il pelo è mediamente ruvido al tatto, di lunghezza prossima ai 3
cm. guarnito da un sottopelo, denso che impedisce all’umidità di bagnare la pelle. La sua distribuzione è uniforme. Fanno eccezione la parte volare degli arti e la testa, dove si fa più denso ma meno lungo. Sulle orecchie invece, il pelo può essere meno denso o addirittura raso. Il pelo comunque deve essere bene aderente al corpo senza formare mai riccioli o boccoli.

ANDATURA:
Galoppo, sciolto vivace elegante

TAGLIA E PESO:
Altezza al garrese nelle femmine da 42 ÷ 48 cm., nei maschi da 44 ÷ 50. Sono tollerati in altezza 2 cm. in più e 1 in meno in soggetti eccellenti. Peso da 10 a 18 kg.

DIFETTI:
Ogni deviazione delle caratteristiche indicate nella descrizione delle varie regioni costituisce difetto.

DIFETTI DA SQUALIFICA
Enognatismo, prognatismo, monorchidismo, criptorchidismo.

DIFETTI ELIMINATORI:
Quando le altezze sono superiori o inferiori ai margini di tolleranza. Assi cranio facciali convergenti.
MISURE PRINCIPALI (VALORI MEDI)

ALTEZZA AL GARRESE:
maschio: 44 ÷ 50 cm. + 2 cm; - 1cm. per i soggetti eccellenti
femmina: 42 ÷ 48 cm. + 2 cm; - 1cm. per i soggetti eccellenti

LUNGHEZZA DELLA TESTA:
maschio: 18 ÷ 20
femmina: 17 ÷ 19

LUNGHEZZA CRANIO:
maschio: 9 - 10 cm.
femmina: 8 - 10 cm.

LUNGHEZZA MUSO:
maschio: 8 - 10 cm.
femmina: 7 - 9 cm.

LARGHEZZA CASSA TORACICA :
maschio: 13 cm.
femmina: 11.90 cm.

ALTEZZA TORACE:
maschio: 25 cm.
femmina: 24,50 cm.

CIRCONFERENZA TORACICA:
maschio: 56 cm.
femmina: 54 cm.

ANGOLO SCAPOLO – OMERALE : 105 ÷ 115°
ANGOLO OMERO – RADIALE : 145 ÷ 150 °
ANGOLO COXO – FEMORALE : 95 ÷ 100°
ANGOLO FEMORO – TIBIALE : 120 ÷ 125°
ANGOLO TIBIO – TARSALE : 135 ÷ 140°
INDICE CEFALICO TOTALE : 49
INDICE CORPORALE : 89
INDICE TORACICO: 50

N.B.: Sono ammessi accoppiamenti solo ed esclusivamente fra soggetti aventi la stessa caratteristica di pelo, pena il non riconoscimento della cucciolata.

Edited by spino1 - 8/8/2017, 08:24
 
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view post Posted on 2/8/2014, 06:54

Neofita

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Grazie
 
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